In Italia, l’inflazione ha raggiunto l’8% in giugno, il livello più alto dagli anni ’80.
Allo stesso tempo, si registra una minore fiducia da parte dei consumatori e una maggiore ricerca della convenienza. Le persone effettuano ricerche prima di acquistare, con un aumento del 30% nell’interesse di ricerca per la frase “buy 1 get 1” (“paghi 1 prendi 2”) in base ai confronti su base annua. Nel corso dello stesso periodo, abbiamo anche osservato un aumento del 45% nell’interesse di ricerca per la frase “loyalty program” (“programma fedeltà”).
In un mondo caratterizzato da inflazione elevata, la sfida dei professionisti del marketing è garantire che i loro brand possano affrontare con fiducia questo periodo turbolento e trovare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze in rapida evoluzione dei clienti.
Di seguito abbiamo elencato 5 strategie di marketing per contrastare il calo di domanda dovuto all’inflazione.
- RIVEDI IL TUO MIX DI PRODOTTI E UTILIZZA IL MARKETING
I consumatori non sono certo felici quando vedono aumentare i prezzi in maniera vertiginosa. La prima cosa alla quale pensano è che le aziende stiano addebitando a loro l’aumento dei costi di produzione o che stiano speculando. In altri casi, possono capirlo, ma sicuramente non ne sono felici. E ritengono che la diminuzione della quantità e della qualità dei prodotti, sia soltanto un trucco.
Secondo la legge di Pareto, la quale torna sempre utile, il 20% dei prodotti genera l’80% del fatturato. Cosa devo fare allora? Sacrificare il restante 80% dei miei prodotti? Assolutamente no!
In un periodo di grossi stravolgimenti dei mercati e dell’economia è necessario sapersi riadattare, concentrandosi maggiormente ad esempio sui prodotti altovendenti o con più margine e sfruttare al massimo il marketing proprio su questi prodotti.
Smettiamo dunque definitivamente di dedicare sforzi e risorse su prodotti che non registrano un buon rendimento.
2. PIU’ PRODOTTO AL MIGLIOR PREZZO
Può sembrarvi paradossale ma non lo è. Stai a sentire.
Ormai da anni si registra nei mercati la tendenza dei produttori a ridurre la quantità di prodotto all’interno delle confezioni, mantenendo però il prezzo sostanzialmente invariato. In altri casi, invece, il prezzo della confezione subisce, seppur in misura limitata, un aumento a fronte della riduzione del suo contenuto. È uno stratagemma per aumentare i prezzi in maniera poco trasparente, senza che un consumatore poco attento se ne accorga.
Ma il consumatore pensate sia stupido? E’ la soluzione corretta?
Una soluzione da noi proposta, che in molti casi può funzionare, è proprio l’esatto contrario. Dare di più a un costo più alto. Fai in modo che il consumatore percepisca il vero valore dello scambio. Fai un calcolo del costo effettivo del tuo prodotto e se questo calcolo te lo consente fai in modo che il consumatore percepisca positivamente un aumento di prezzo; come? Dagli più prodotto in maniera ragionata. Inserisci nella confezione tre fette di pane in più e comunicalo attraverso il marketing.
L’alternativa potrebbe essere questa: esamina il tuo inventario e scopri se puoi espanderti nel mercato di fascia alta con un prodotto estremamente innovativo, quindi applica un prezzo più alto a quell’articolo premium. I clienti benestanti si aspettano già un aumento dei prezzi. Sono pronti per questo aumento.
3. SODDISFA LE ESIGENZE DEI CONSUMATORI PIU’ ATTENTI
In un mercato in cui il consumatore stringe sempre più la cinghia, le aziende non possono affidare la loro prosperità solo sulle vendite. E’ il momento di lavorare sul Brand e sul rapporto pari a pari con il cliente, attraverso un operato “onesto”.
Pensate che il consumatore sia inesperto?
Ora più che mai i professionisti del marketing devono riflettere a lungo su come ottenere la soddisfazione dei clienti e mantenere la fedeltà al brand. Come? Con l’onestà! Proponi al cliente non l’alternativa che ti fa guadagnare di più ma quella che effettivamente serva al cliente o che in tutta onestà gli permetta di risparmiare. Sii onesto con loro e sarai ricambiato con fiducia.
3. PIU’ PATATE MENO TARTUFO
In questo caso devi semplicemente studiare la richiesta di prodotto sul quale stai avendo più difficolta a causa dell’aumento dei costi e valutare se è il caso di eliminarlo o sostituirlo con un prodotto più “povero”, lavorando in maniera più intelligente.
Elimina il tartufo, usa più patate.
5. ESPANDI GLI ORIZZONTI E PENSA A LIVELLO GLOBALE
I profitti e le preferenze dei consumatori non hanno confini. Poiché le catene di fornitura sono più integrate che mai, i leader aziendali dovrebbero cogliere le opportunità che offre il mercato prendendo in considerazione la possibilità di espandersi in nuovi paesi e regioni per minimizzare i rischi di interruzione nei loro mercati di riferimento. Le maggiori aziende esportatrici sono più produttive delle aziende esportatrici medie. E le aziende che hanno iniziato da poco l’attività di esportazione sono più produttive di quelle che si concentrano esclusivamente sul mercato nazionale.
Anche in questo caso può sembrarti paradossale adottare strategie di espansione ma se un’azienda ha la possibilità di approfondire la sua politica commerciale, il futuro potrà riservargli grandi ricompense.
RIASSUMENDO
Per contrastare gli eventuali cali di fatturato dovuti all’inflazione opera onestamente, stupisci positivamente il cliente, riadattati ed esplora nuovi mercati.
Il mondo e i mercati cambiano e si evolvono e non possiamo più subire in maniera passiva.
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